Carica Wi FI – sarà il futuro delle nostre strade?

E’ apparso in questi giorni un articolo su Quattroruote.it, riguardante la scelta da parte della Norvegia, primatista in Europa in termini di auto a zero emissioni, di orientare ancora di più le scelte di acquisto e di abitudini dei propri cittadini, verso le auto elettriche, con due importanti riforme.
La prima è quella di far sì che tutti i TAXI presenti nella nazione scandinava entro il 2023, siano elettrici, la seconda è che dal 2025 in poi, ogni nuova auto acquistata, sia a zero emissioni.
Una legge importante, che testimonia il lungo e costante cambiamento che il mondo dell’auto sta affrontando e che sempre di più nel prossimo decennio ci coinvolgerà, in questa lunga ma veloce trasformazione, oltre al cambiamento delle tipologie di auto, ciò che deve cambiare alla stessa maniera, non sono solo le abitudini dei proprietari, quanto le infrastrutture che saranno necessarie per lo sviluppo di questo mercato.
Dalla Norvegia, in concomitanza con la notizia sugli obblighi legati ai taxi, nasce anche la risposta ad un problema che gli stessi taxisti hanno posto e cioè: il nostro tempo è denaro, se sono costretto a mantenere ferma la mia vettura, prima per attendere che una colonnina pubblica di ricarica si liberi e poi per effettuare un caricamento che dura diversi minuti, come posso lavorare?
Il governo Scandinavo da questo punto di vista, ha risposto con la messa in previsione dell’installazione di nuove postazioni di carica ad induzione, così da permettere nel prossimo futuro, che soltanto l’attesa di una chiamata si tramuti in un momento di ricarica per la vettura del taxista.
Ma quale sarà l’evoluzione di tutto questo? A nostro parere abbiamo la risposta sotto gli occhi e presto vedremo il suo progresso; la ricarica wifi dei cellulari è già realtà, potete vedere qui ad esempio nella console del nostro C5AIRCROSS, 

lo spazio di alloggiamento per la carica per i device predisposti per questa tecnologia; nel frattempo già diversi smartphone sono programmati per la condivisione della batteria, così da trasmettersi energia l’un l’altro e poter salvare il malcapitato di turno che non trova nei paraggi la presa elettrica per il caricamento.
Ma ora pensiamo per un attimo al fatto, che questo tipo di tecnologia possa essere un domani, installata sulle strade, magari su guardrail, segnali, picchetti laterali ecc, presenti nelle nostre strisce d’asfalto, a partire magari da quelle ad alta intensità di traffico come le autostrade; le auto predisposte per la carica ad induzione che vi passano, potrebbero caricarsi in maniera costante, garantendo un autonomia di viaggio illimitata, senza dover ricorrere a delle soste piuttosto lunghe dedicate al ripristino, se non per i bisogni fisiologici dei propri autisti. road-3713825_1920

E nel frattempo?
Nella nostra stupenda isola, sappiamo che sono tante le iniziative del prossimo futuro, che ci permetteranno di rendere sempre più semplice l’acquisto e l’uso delle auto elettriche, il nostro sogno di una carica ad induzione lungo le corsie è per ora lontanissimo, ma nel breve vedremo in tutto il territorio sardo, l’installazione di un numero importante di colonnine di carica, disseminate in maniera strategica, per poter consentire agli autisti, di muoversi con molta più serenità rispetto al passato. Un passo importante che condividiamo e che renderà sempre più semplice e gestibile la mobilità, con una conseguente riduzione di emissioni inquinanti, che premierà ancora di più il paesaggio che ci circonda.
La tecnologia avanza e rende reali i sogni degli uomini.
Nicola Cascioni

Postato il 27 marzo

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